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Il viaggio di L-Onnie

Da Trento, la mia città nel Nord Italia con 120 mila abitanti, a Seoul, capitale della Corea del Sud con 10 milioni di abitanti. Un viaggio che ci porta alla scoperta delle bellezze della Corea, prima tappa la Namsan Tower.

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Un viaggio programmato per mesi, con una lista infinita di posti da visitare e di cui ho parlato con chiunque, piena di entusiasmo e affetto, suscitando sguardi increduli. Perché proprio la Corea?

Difficile spiegare i sentimenti e le emozioni che mi legano alla lingua, alla cultura, alle tradizioni e al rispetto che ho imparato a conoscere: prima con una famiglia frequentata quando vivevo all’estero e poi, quando ho scoperto i drama coreani. Ho avuto la sensazione di essere tornata a casa. Rivedevo gli atteggiamenti dei miei amici, le parole che ci avevano insegnato. Ecco… quelle parole non erano più abbastanza: ho cominciato a studiare l’Hangul e mi sono appassionata sempre di più.

Settembre 2022, 11mila km tra Bologna-Parigi-Incheon e sono arrivata… finalmente ero dove volevo essere!

Prendo la metro dall’aeroporto di Incheon verso Seoul fino a Myeongdong, il quartiere dove ho soggiornato per la prima parte del viaggio. Salgo le scale mobili e, dopo qualche passo, vedo Lei che si staglia nel cielo ormai quasi buio: la Namsan Tower. Io, immobile sul posto a osservarla ergersi di fronte a me con i colori che si alternavano blu, giallo, verde e rosso… ero estasiata e incredula!

Chiamata anche Seoul Tower, è stata costruita nel 1969 come torre radiofonica e trasmette segnali radio e televisivi. Dal 1980 diventa anche meta turistica. Alta 236 m e posta a 245 m, con i suoi 123 piani spicca sulla città di Seoul ed è il punto di osservazione più alto del Paese.

Ci sono varie possibilità per arrivarci:

  • a piedi lungo un sentiero, attraverso il parco Namsan, da non perdere durante fioritura dei ciliegi oppure in autunno per i colori cangianti del foliage;
  • con la funicolare;
  • con un bus di linea.

Nei giorni successivi sono andata a visitarla salendo sulla collina con l’autobus. Ti lasci affascinare dai lucchetti appesi ovunque, simbolo dell’amore che regna sovrano e della magia del luogo. 

Ma da dove nasce questa usanza e perchè? Si trovano i primi riferimenti in Serbia durante la prima guerra mondiale: una donna muore di crepacuore quando viene lasciata dal fidanzato che, nel corso di una missione militare in Grecia, si innamora di un’altra. Le ragazze di quel paese cominciano quindi a scrivere sui lucchetti i nomi dei loro amati per proteggere il loro amore. 

Ma è dall’Italia che parte questa moda: circa cinquant’anni fa a Firenze, gli ufficiali al momento del congedo, legano il lucchetto del loro armadietto su una barra metallica del Ponte Vecchio. Con il passare degli anni è diventato un fenomeno internazionale.

Sul posto anche ristorazione, sale giochi e luoghi ideali per scattare foto davvero uniche.

Sali in ascensore fino all’osservatorio e poi ammutolisci perché dai vetri che circondano tutto il piano della torre si staglia il panorama della città: incredibile poter ammirare la vastità della capitale che si estende fino all’orizzonte. Grattacieli e palazzi con colline e montagne che li circondano, lo snodarsi delicato del fiume Han. Antico, moderno e natura fusi insieme in una vista armonica e mozzafiato.

Gli adesivi sul vetro che si notano in questa foto, riportano la direzione e la distanza in linea d’aria dalle varie città. Ero davvero così lontana da casa?

Tante emozioni ed era solo l’inizio del viaggio!

 L-Onnie                                                                                                         

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