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Yongwang il Dio Dragone

Tra mitologia e preghiere il mare racconta il mito dei Dei Dragoni!

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Foto Web Pintarest

Il Dio Dragone coreano, noto anche come “Yong” (용), è una figura mitologica di grande importanza nella cultura e nelle leggende della Corea. Una delle principali caratteristiche del Dio Dragone coreano è la sua capacità di trasformarsi.I draghi coreani possono cambiare forma a piacimento, apparendo come umani o altre creature, e questa abilità li rende estremamente potenti e versatili. Inoltre, sono noti per la loro intelligenza e saggezza, spesso servendo come consiglieri e protettori dei re e dei nobili. La loro presenza è vista come un segno di buon auspicio e benedizione.

I draghi coreani,chiamati anche Imoogii sono spesso caratterizzati da un aspetto fisico distintivo. Solitamente, hanno il corpo lungo e serpentino, con scaglie simili a quelle di un pesce, corna di cervo, artigli di aquila e una perla magica sotto il mento, che rappresenta la saggezza e il potere spirituale. Questa combinazione di elementi naturali simboleggia il loro legame con diversi aspetti del mondo naturale. La raffigurazione del Dio Dragone è spesso presente nell’arte, nella letteratura e nelle celebrazioni culturali coreane.

I dei dragoni del mare coreani sono figure affascinanti della mitologia e del folklore della Corea, con un ruolo significativo nelle credenze religiose e culturali del paese. Tra queste divinità, Yongwang è uno dei più noti,è spesso raffigurato come un potente drago che controlla le acque e le tempeste. È venerato dai pescatori e dai marinai che cercano protezione e buona fortuna durante i loro viaggi in mare. I templi dedicati a Yongwang si trovano lungo le coste, dove i devoti offrono preghiere e sacrifici per placare le acque e garantire un pescato abbondante.

Un’altra figura importante è Haesin, il dio del mare, che possiede il potere di governare tutti gli esseri marini e le forze oceaniche. Haesin è spesso invocato per la sua benevolenza e la sua capacità di proteggere le persone dalle calamità naturali come maremoti e tifoni. Le storie su Haesin sono spesso intrecciate con racconti di eroi e di sfide epiche, riflettendo l’intensa relazione tra l’uomo e il mare nella cultura coreana.

Le divinità del mare coreane non solo rappresentano il potere e la vastità dell’oceano, ma anche la connessione spirituale della popolazione coreana con la natura. Queste divinità sono celebrate attraverso festival, rituali e narrazioni orali che continuano a essere tramandate di generazione in generazione. Rappresentano un ponte tra il mondo umano e quello naturale.

ricordando Le haenyeo, le leggendarie pescatrici subacquee dell’isola di Jeju in Corea del Sud, praticano un rituale unico e affascinante prima di ogni immersione.

Foto all credit Web Korean

Queste donne coraggiose, che spesso lavorano senza attrezzature subacquee moderne, invocano la protezione delle divinità marine per garantire la loro sicurezza e il successo nella raccolta delle risorse marine.

Foto all credit Korean web site

Il rituale di invocazione, noto come “bulteok”, è un momento sacro in cui le haenyeo si riuniscono attorno a un altare situato vicino alla riva. Qui, offrono riso, frutta, pregando per la protezione delle acque. Questo rituale non è solo un atto di fede, ma rappresenta anche un profondo legame culturale e spirituale con il mare, che è al centro della loro vita quotidiana e del loro sostentamento.

Foto copertina fonte Web Pinterest

Paola Pelissa

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