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Recensione: We love Korea di Paolo Quilici

Paolo Quilici ci porta in Corea con il suo libro. Un viaggio alla scoperta di una nuova cultura comodamente seduti sulla nostra poltrona.

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Paolo Quilici con il suo libro un po’ guida turistica e un po’ diario di viaggio ci porta in Corea! Venite a scoprire cosa ci racconta nelle pagine di We love Korea, edito da Cairo editore.

SCHEDA INFORMATIVA

Titolo: We love Korea

Autore: Paolo Quilici

Editore: Cairo editore

Genere: Diario di viaggio/ guida turistica

Data d’uscita: 11 novembre 2021

Link order: https://amzn.to/3hSDgn6

Trama:

Qualcuno parla di invasione pacifica. Certo è che ormai si tratta di un fenomeno globale. Hanno dovuto persino inventare una parola per definirlo: Hallyu, che significa Korean wave. Sì perché l’Onda Coreana ha travolto la cultura di massa con il suo stile egemone. K-pop, K-drama, K-beauty: dalla musica al cinema, dalla cosmetica ai fumetti, dalla moda allo sport, tutti parlano della Corea, tutti vogliono vedere la Corea. E allora ecco che anche noi possiamo metterci in viaggio accompagnati da una guida d’eccezione, Paolo Quilici, che del paese del calmo mattino è innamorato da tempi non sospetti, che ha avuto anni per entrare con discrezione e delicatezza nell’anima della nazione più giovane e innovativa del Pianeta. Tra queste pagine impareremo dunque dove si mangia meglio, quali monumenti vedere, dove fare shopping, come muoverci, cosa dire e soprattutto cosa non dire. Ma ci si apriranno anche le porte a usi e costumi, tradizioni e segreti. Diventeremo un po’ anche noi Korean in Korea. Siete pronti partire?

RECENSIONE:

Mi sono imbattuta in questa “guida turistica” proprio grazie a Kotalia, perché ammetto che durante la pandemia mi era proprio sfuggita. Guida turistica tra virgolette, perché non si tratta della classica guida che tutti conosciamo, dove vengono consigliati siti da vedere, suggeriti ristoranti in cui mangiare e hotel in cui dormire. Insomma, per intenderci la classica Lonely Planet con pochissime foto e per lo più tutta in bianco e nero. No, We love Korea di Paolo Quilici è molto di più e al tempo stesso tanto diversa da una semplice guida.

Per cominciare, il libro è impaginato con una grafica accattivante, giovanile e soprattutto è coloratissimo e pieno di foto. Il contenuto del libro non è da meno! We love korea è promosso a pieni voti, mi ha conquistato dalle prime pagine con una scrittura fluida e diretta.

Ti trascina letteralmente dentro il libro permettendoti di fare un viaggio in Corea comodamente seduti sul proprio divano

Questa è stata la sensazione mentre leggevo; le pagine sono infarcite di curiosità, di notizie interessanti, di suggerimenti utili e lo stile è così diretto e coinvolgente da sentirti parte di questo viaggio e non un semplice spettatore.

In questa guida atipica, Paolo tocca tutti i temi necessari per conoscere meglio questa nazione. Dal descriverci i quartieri, a suggerirci delle chicche particolari che forse non tutti conosceranno. Ci descrive una Corea che non è solo K-drama e K-pop, ma un mondo complesso tutto da scoprire. E per tanti aspetti che diversificano le nostre culture, italiana e coreana, Paolo offre molti spunti per riflettere sulle somiglianze che ci accomunano.

Io consiglio la guida a chi non conosce nulla della Corea perché Paolo offre una visione d’insieme molto organica e precisa, con quel pizzico in più che ti genera una forte curiosità a voler sapere ancora altro. Tuttavia, la consiglio anche a chi già conosce la Corea perché è un libro veramente ben strutturato, che ci regala anche l’impatto emotivo dell’autore; si sente in ogni pagina il forte legame che Paolo ha con questa nazione.

Quando sono arrivata alla fine del libro, mi sono sentita orfana, avrei voluto continuare a leggere ancora altre pagine per continuare il mio viaggio virtuale in Corea.

Complimenti a Paolo Quilici per il suo lavoro!

Per Kotalia abbiamo avuto il piacere di intervistarlo in video, ci ha raccontato del suo romanzo e della sua esperienza in Corea. Correte sul nostro canale Youtube a vederla!

Fabiana Andreozzi

credit foto: Fabiana Andreozzi