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L’Harabeoji di pietra

Dei guardiani di pietra a protezione dell’isola di Jeju e, se vuoi un figlio maschio, non dimenticarti di colpire la testa della statua…

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Passeggiando sull’isola di Jeju, ci si può imbattere improvvisamente di fronte a delle strane statue di roccia vulcanica, raffiguranti un vecchio signore con in testa un cappello dalla forma “particolare”, con grandi occhi sporgenti, un naso importante e con un accenno benevolo di
sorriso sul volto.
Queste statue possono raggiugere anche i tre metri di altezza, vengono ritratte con le mani
collocate in due differenti altezze e appoggiate sul ventre.
La statua è il Dol hareubang, anche chiamata Harubang, ed è il simbolo guardiano dell’isola
di Jeju.

Il significato del nome Hareubang deriva dalla parola coreana pietra “DOL” e dalla parola dialettale dell’isola di Jeju “HAREUBANG”, che significa nonno o anziano.

Diventato patrimonio culturale coreano, si è scoperto che il primo Dol Hareubang fu prodotto
nel 1754.
Alcune fonti storiche riportano che dal 1763 al 1754 le statue erano collocate faccia a faccia e
poste fuori dalle porte a oriente, ponente e davanti alla porta meridionale della fortezza della
città di Jeju, come protezione da parte di queste divinità guardiane e, probabilmente, anche per
intimidire i nemici. Ad oggi le si possono trovare in ogni luogo, fuori dai cancelli, davanti ai ristoranti, per proteggere la casa e i propri abitanti dai demoni e dagli spiriti maligni.

Si possono trovare disseminati sull’isola in diversi luoghi; rimangono ancora visibili quarantotto statue di Harubang, molte di loro sono situate nel Parco di Bukchon. Tra queste se ne può trovare una speciale, per non dire la più popolare tra gli Harubang, perché ha l’estremità della testa fallica.

Si dice che se desideri avere un figlio maschio, devi colpire più volte gentilmente quella parte, mentre altri detti riportano che se si desidera avere una figlia femmina, si debbano toccare le orecchie alle statue.

Dato il buon auspicio, è uno degli oggetti che viene comprato di più nei negozi di souvenir dell’ isola.
Non a caso l’isola di Jeju è considerata una delle mete più ambite per la Luna di Miele dai
neo sposi coreani, che così non solo si godono romanticamente la bellissima natura e i
meravigliosi scenari mozzafiato dell’isola, ma anche la benedizione di questi benevoli
Harabeoji sorridenti e paciosi.

Paola Pelissa

Credit foto Y. Kim

2 Comments

2 Comments

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