Il nome “Corea” deriva dall’occidentalizzazione del nome “Goryeo” (Koryŏ) con cui veniva identificato il regno coreano dal 918 al 1392. Una curiosa particolarità è che già Marco Polo nel Milione aveva parlato della Corea, chiamandola “Corai” (Cauli). In realtà, personalmente non si era mai recato in questo luogo, probabilmente il nome che ci ha tramandato fa riferimento proprio a koryŏ, lo Stato retto dalla dinastia Wang, che governava in quel periodo la Corea.
L’aggettivo “del Sud” serve solo a distinguere questa parte del paese dalla controparte “del Nord” dopo la divisione in due dell’intera nazione avvenuta nel 1945 da parte dei poteri occidentali. Pertanto tale appellativo è considerato solamente come non ufficiale e viene utilizzato unicamente nei paesi occidentali, mentre viene scarsamente nominato nei paesi asiatici.
Ad ogni modo il nome legale del paese è Daehanminguk. Dae (대) significa grande. Han (한) è il termine con cui i coreani secondo la tradizione identificano essi stessi sin dall’antichità (da non confondere con i cinesi Han, considerati di etnia differente). Min (민) significa popolo e Guk (국) paese. Pertanto letteralmente Daehanminguk significa “il paese del grande popolo coreano”.
I coreani spesso indicano la propria patria con il termine abbreviato “Hanguk” che, ad oggi, sta per “paese coreano”.
Barbara Banchero
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