I templi coreani, noti per la loro bellezza e spiritualità, ospitano una vasta gamma di disegni e statue che rappresentano divinità buddiste e figure religiose. Queste opere d’arte non solo decorano i templi, ma servono anche come strumenti per la meditazione e il culto.
Disegni nei Templi Coreani
- Mura Dipinte (Dancheong): I templi coreani spesso presentano mura e soffitti intricatamente dipinti con motivi colorati chiamati dancheong. Questi disegni includono scene della vita del Buddha, figure di bodhisattva, e simboli di buon auspicio come draghi, fenici, e fiori di loto. I colori vivaci e i dettagli minuziosi simboleggiano la sacralità del luogo e proteggono il tempio dagli spiriti maligni
- Mandala: Disegni circolari complessi rappresentano l’universo e sono utilizzati per la meditazione. I mandala aiutano i praticanti a concentrarsi e a raggiungere uno stato di illuminazione spirituale.
-Foto credit Pintarest
Statue nei Templi Coreani
- Buddha: La statua del Buddha è la più comune nei templi coreani. Può essere raffigurata in varie posizioni, come seduto in meditazione (Dhyana Mudra), in piedi, o sdraiato (Nirvana). Ogni postura e gesto ha un significato specifico e rappresenta diversi aspetti dell’illuminazione.
- Bodhisattva: Queste figure sono esseri illuminati che rinunciano al Nirvana per aiutare altri a raggiungere la salvezza. Tra i più venerati ci sono Avalokiteshvara (Kwanseum Bosal in coreano), il bodhisattva della compassione, spesso raffigurato con molte braccia.
- Guardiani Celesti (Cheonwang): All’entrata dei templi, si trovano spesso statue dei Quattro Re Celesti (Cheonwang), che proteggono il tempio dai demoni. Queste figure imponenti sono rappresentate con espressioni feroci e armi, simbolizzando la loro forza e determinazione nel proteggere il Buddha e i suoi insegnamenti.
- I Quattro Re Celesti, noti in coreano come Cheonwang (천왕), sono figure importanti della tradizione buddista e si trovano spesso all’entrata dei templi per proteggere il Dharma e i fedeli. Queste statue imponenti rappresentano ciascuna uno dei quattro punti cardinali e sono considerate guardiani potenti contro le forze del male.
- Dhrtarastra (Est) – È il re che sostiene il mondo e protegge la musica. Solitamente raffigurato con uno strumento musicale, rappresenta la protezione contro l’ignoranza e il caos.
- Virudhaka (Sud) – Questo re domina la crescita e la prosperità. Viene spesso rappresentato con una spada o una lancia, simbolo della sua capacità di sconfiggere gli avversari e mantenere l’ordine.
- Virupaksa (Ovest) – Re della vista aperta, è il guardiano che veglia con un occhio penetrante. Simboleggia la saggezza e la capacità di vedere la vera natura delle cose, proteggendo contro l’inganno e le illusioni.
- Vaisravana (Nord) – È il re della ricchezza e del successo. Spesso raffigurato con una torre o un pagoda, rappresenta la protezione contro la miseria e la povertà.
- Queste figure non sono solo simboli di protezione, ma incarnano anche i valori del buddismo come la saggezza, la prosperità, la vigilanza e la protezione. La loro presenza all’ingresso dei templi serve a purificare e proteggere il luogo sacro, creando un ambiente sicuro e sereno per i praticanti.
- Arhat (Nahan): Sono discepoli del Buddha che hanno raggiunto l’illuminazione. Le loro statue si trovano spesso nelle sale dei templi, ognuna rappresentata con caratteristiche uniche che riflettono la loro individualità e saggezza.
Significato e Funzione
Le statue e i disegni non sono semplicemente decorativi; essi hanno un’importanza profonda nella pratica religiosa. Servono come punti focali per la preghiera e la meditazione, aiutando i devoti a concentrarsi e a connettersi con le divinità. Inoltre, raccontano storie e insegnamenti del Buddismo, educando i visitatori sui principi fondamentali della fede.
Questi magnifici templi coreani sono tesori di arte sacra, con disegni e statue che non solo decorano lo spazio, ma arricchiscono l’esperienza spirituale dei devoti. Ogni elemento, dai colori vibranti dei dancheong alle serene figure del Buddha, contribuisce a creare un ambiente che ispira pace, riflessione e devozione.
Paola Pelissa