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Chi erano le Gisaeng, nella storia Coreana!

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Litografia di Joseph de la Nezière, 1903. dal sito Seouljournal.com

Le Gisaeng erano artiste professioniste nella Corea tradizionale, attive principalmente durante le dinastie Goryeo e Joseon. Queste donne erano addestrate in varie arti, tra cui musica, danza, poesia e calligrafia, e spesso servivano come intrattenitrici per l’aristocrazia e la corte reale. Le Gisaeng erano simili alle geishe giapponesi, ma con alcune differenze culturali e storiche specifiche alla Corea.

Le Gisaeng ricevevano una formazione rigorosa presso istituzioni chiamate “Gyobang”, dove imparavano non solo le arti performative ma anche la letteratura e i modi di comportamento appropriati per interagire con i nobili.I Gyobang erano istituzioni della Corea dinastica che giocavano un ruolo cruciale nella gestione e nella promozione delle arti tradizionali, in particolare durante il periodo Joseon (1392-1897). Queste istituzioni erano essenzialmente delle accademie o uffici governativi dedicati all’addestramento e alla gestione delle Gisaeng.

I Gyobang erano anche centri per la conservazione e la trasmissione della cultura tradizionale coreana. Qui, le Gisaeng ricevevano una formazione rigorosa che includeva non solo le arti performative, ma anche l’apprendimento delle etichette sociali e delle usanze cerimoniali. Questo le preparava a partecipare a eventi ufficiali e a interagire con le élite della società in modo appropriato e raffinato.

Oltre alla loro funzione educativa, i Gyobang avevano anche un’importanza amministrativa. Essi gestivano le attività delle Gisaeng, organizzavano esibizioni e mantenevano registri dettagliati delle artiste. Queste istituzioni erano supervisionate da funzionari governativi e avevano un impatto significativo sul mantenimento degli standard artistici e culturali nel paese.

Le Gisaeng dunque erano considerate custodi della cultura e delle tradizioni artistiche coreane e svolgevano un ruolo importante nei banchetti, nelle cerimonie e nelle occasioni ufficiali. Molte Gisaeng erano anche abili poetesse e scrittrici, e alcune delle loro opere sono sopravvissute fino ai giorni nostri.

Nonostante il loro talento e la loro formazione, le Gisaeng occupavano una posizione ambigua nella società coreana. Erano spesso considerate figure di intrattenimento e non godevano dello stesso status sociale delle donne appartenenti alle famiglie nobili. Tuttavia, alcune Gisaeng riuscirono a ottenere grande rispetto e influenzare la cultura e la politica del loro tempo. La loro eredità artistica e culturale rimane un aspetto affascinante della storia coreana, e le loro storie continuano a ispirare molte opere moderne di letteratura e cinema.

Le Gisaeng e le concubine erano due figure distintive nella società coreana, ma avevano ruoli e status molto diversi. Le Gisaeng erano artiste professioniste addestrate in varie ed erano altamente rispettate per le loro abilità artistiche e intellettuali.

Le concubine, al contrario, erano donne che entravano a far parte della famiglia di un uomo nobile o reale come partner secondarie rispetto alla moglie principale. Il loro ruolo principale era quello di garantire eredi maschi e consolidare alleanze politiche e sociali. A differenza delle Gisaeng, le concubine avevano un legame diretto con la famiglia del loro partner e spesso vivevano all’interno della stessa casa o palazzo. La loro posizione sociale poteva variare ampiamente, con alcune che godevano di notevole influenza e altre che rimanevano in uno stato di subordinazione.

In sintesi, mentre le Gisaeng erano riconosciute e apprezzate per le loro abilità artistiche e culturali, le concubine avevano un ruolo più domestico e politico, legato alla famiglia e alla procreazione. Entrambe le figure riflettono aspetti complessi della società coreana storica e il loro studio offre preziose intuizioni sulle dinamiche di genere, potere e cultura dell’epoca.

Una delle Gisaeng più celebri è Hwang Jini, vissuta durante la dinastia Joseon nel XVI secolo. Conosciuta anche come Myeongwol, che significa “Luna Splendente”, Hwang Jini era famosa per la sua bellezza, il suo talento letterario e le sue abilità musicali. Le sue poesie, spesso incentrate su temi d’amore e di natura, sono ancora studiate e apprezzate oggi. La sua vita è diventata oggetto di numerose opere letterarie, film e serie televisive, rendendola un’icona culturale duratura.

Un’altra Gisaeng degna di nota è Non Gae, conosciuta per il suo eroismo durante l’invasione giapponese della Corea nel 1592. Secondo la leggenda, Non Gae attirò un generale giapponese su una scogliera e si gettò con lui nel fiume Nam, sacrificando la propria vita per il suo paese. Questo atto di coraggio ha fatto di lei una figura simbolica del patriottismo coreano.

Le Gisaeng furono ufficialmente destituite durante il periodo della modernizzazione della Corea, che iniziò alla fine del XIX secolo e si intensificò nei primi decenni del XX secolo.

Con l’inizio del dominio coloniale giapponese in Corea nel 1910, la società coreana subì profonde trasformazioni. Le pratiche tradizionali cominciarono a declinare sotto l’influenza delle nuove politiche e riforme imposte dai giapponesi. Durante questo periodo, il sistema delle Gisaeng iniziò a essere visto come arcaico e incompatibile con la visione modernizzata e industrializzata che i colonizzatori intendevano promuovere. Inoltre, le Gisaeng furono spesso vittime di sfruttamento e abusi, il che contribuì ulteriormente alla loro progressiva destituzione.

foto dal sito Euyeomuyeo Jojik

Il ruolo delle Gisaeng continuò a declinare anche dopo la fine del dominio coloniale giapponese nel 1945, con l’ulteriore occidentalizzazione e modernizzazione della Corea del Sud. Oggi, la figura della Gisaeng è principalmente relegata alla storia e alla cultura popolare, rappresentata nei musei, nei libri e nei film che cercano di preservare e commemorare questo aspetto unico della tradizione coreana.

Foto copertina articolo da Pinterest.com

PAOLA PELISSA

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