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Re Jeongjo il Grande e suo padre Principe Sado

Re Jeongjo fedele figlio di un Principe ereditario sfortunato e Sovrano amato e adorato per la generosa cura del suo Regno e degli abitanti e dedizione figliale che lo ha portato a compiere azioni ricordate tutt’ora su uno dei libri che sono patrimonio storico culturale coreano.

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La storia di Re Jeongjo, il cui nome alla nascita era Yi San, il ventiduesimo re della dinastia Joseon in Corea, è profondamente intrecciata con le vicende tragiche di suo padre, il Principe Sado. Questa narrazione è non solo una storia di potere e politica, ma anche di amore filiale, tragedia e redenzione.

Il Principe Sado, padre di Re Jeongjo, visse una vita segnata da circostanze drammatiche. Nato nel 1735, Sado era il figlio del Re Yeongjo. Tuttavia, il suo rapporto con il padre era estremamente complesso e difficile. Re Yeongjo, noto per la sua severità, aveva aspettative altissime per il suo unico figlio maschio, ma Sado soffriva di problemi mentali che lo portarono a comportamenti imprevedibili e violenti.

Le tensioni tra Sado e il re culminarono nel 1762, quando il Principe Sado venne accusato di atti di crudeltà e follia. In una decisione devastante, Re Yeongjo ordinò che suo figlio venisse chiuso in una cassa di riso, dove morì dopo otto giorni per mancanza di cibo e acqua. Questo evento traumatico lasciò un segno indelebile nella famiglia reale e nel giovane Principe Jeongjo, che aveva solo 11 anni al momento della morte del padre, che avendo assistito alle trame di corte per assassinare il prossimo erede al trono, crebbe con l’idea di riuscire a vendicarlo dall’aristocrazia corrotta e dalla crudeltà del nonno Sovrano un giorno, ristabilendogli Onore e Memoria.

Jeongjo salì al trono nel 1776, determinato a riabilitare il nome di suo padre e a riformare il regno. La sua ascesa fu vista con sospetto da molti, poiché era il figlio del principe caduto in disgrazia. Tuttavia, Jeongjo si dimostrò un sovrano capace e visionario.

Durante il suo Regno, Re Jeongjo lavorò instancabilmente per rafforzare l’autorità reale e promuovere il progresso culturale e scientifico. Fu un sostenitore dell’apprendimento e fondò la biblioteca reale Gyujanggak, che divenne un centro di conoscenza e ricerca. Inoltre, cercò di ridurre la corruzione e di migliorare le condizioni di vita del suo popolo attraverso riforme amministrative.

Sopratutto dopo essere salito al trono, Re Jeongjo non dimenticò mai l’ingiusto destino che era toccato a suo padre, il Principe Sado. Determinato a riabilitarne la memoria paterna, Jeongjo intraprese una serie di azioni volte a correggere le percezioni e a ripristinare l’onore di Sado.

Re Jeongjo lavorò diligentemente per ottenere il riconoscimento ufficiale del suo defunto padre. Questo sforzo culminò con l’emissione di un editto reale che riabilitava ufficialmente il nome di Sado e riconosceva le circostanze ingiuste della sua morte. Re Jeongjo per essere più vicino alla memoria creò la fortezza di Hwaseong a guardia della sua tomba, che è diventata adesso un patrimonio dell’Unesco.

foto credit web città di Suwon

Durante i suo regno celebrò e organizzò cerimonie commemorative per onorare il Principe Sado, assicurandosi che il suo contributo e il suo status venissero correttamente ricordati.

foto credit web https://koreajoongangdaily.joins.com/

Attraverso la promozione di una nuova narrativa storica, Jeongjo cercò di cambiare la percezione pubblica del padre. Questo includeva la commissione di opere letterarie e storiche che raccontassero la vera storia del Principe Sado, mettendo in luce le sue qualità positive e il contesto delle sue difficoltà personali. Inoltre per commemorare la memoria si spostava ogni anno dalla capitale alla Fortezza di Suwon, muovendo una Parata di milioni di uomini,donne,dame di corte e dignitari reali, in uno dei più grandi e maestosi cortei dell’epoca, che venne fedelmente riportata dagli storici dell’epoca nel libro storico, che vi ho mostrato sopra chiamato Uigwe.

Re Jeongjo si impegnò anche a riconciliare i membri della famiglia reale, molti dei quali erano stati divisi dalle tensioni e dalle accuse contro il Principe Sado. Questo processo di conciliazione mirava a unire la famiglia e a creare un fronte più forte e coeso per il bene del Regno, verso la fine dei suoi anni, riuscì ad arrangiare il matrimonio del suo secondo figlio Sunjo, ma non riuscì a vederne il matrimonio nel 1880, perchè morì in circostanze misteriose all’età di 47 anni,ci furono moltissime speculazioni sulle cause della sua morte e ancora oggi non se ne conosce la verità. E’ stato sepolto con sua moglie la Regina Hyoui nell tomba reale di Geonnung nella fortezza di Hwaseong.

Ma le cronache storiche riportano che il suo grande e sfortunato amore fosse la sua concubina Uibin Seong, che gli diede 4 figli e sfortunatamente durante la gravidanza del loro 5 figlio morì di parto. Re Jeongjo, le dedicò un lungo epitaffio dove raccontò il suo dolore e l’amore che provava per lei e per onorare la sua memoria, fece piantare nel parco di Hyochang, vicino a Seoul, dove si trova la sua tomba, più di ventisemila alberi.

La loro storia d’amore viene raccontata in molti Kdrama uno di questi è di recente uscita si intitola The Red Sleeve e ve ne consiglio la visione:

https://www.viki.com/videos/1188172v

La storia del Principe Sado la potete veder raccontata in The Throne, un film che ne racconta la vita e la morte.

Paola Pelissa

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