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L’inchiostro Mōk e la calligrafia coreana

L’inchiostro Mōk è la tecnica della calligrafia in Corea.

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Foto credit Paola Pelissa

La Calligrafia Coreana e l’Inchiostro Mōk

La calligrafia coreana è un’arte antica e rispettata che ha una lunga storia e una grande importanza culturale. Una delle componenti fondamentali di questa forma d’arte è l’inchiostro, conosciuto come Mōk. Esploriamo insieme il significato e l’uso di questo speciale inchiostro nella calligrafia coreana.

Che Cos’è l’Inchiostro Mōk?

L’inchiostro Mōk, noto anche come muk in coreano, è tradizionalmente prodotto da bastoncini di inchiostro solido che vengono strofinati su una pietra d’inchiostro con acqua per creare una pasta. Questo tipo di inchiostro è apprezzato per la sua profondità e ricchezza di colore, che possono variare dal grigio chiaro al nero intenso a seconda della quantità di acqua utilizzata.

Foto credit Paola Pelissa

La Preparazione dell’Inchiostro

La preparazione dell’inchiostro è un rituale che richiede pazienza e attenzione. I bastoncini di inchiostro sono solitamente realizzati con fuliggine ottenuta dalla combustione di pino o olio, mescolata con un legante naturale. Per ottenere l’inchiostro, gli artisti strofinano il bastoncino su una pietra d’inchiostro bagnata, un processo che richiede tempo e permette di entrare in uno stato di concentrazione meditativa.Nella cultura coreana, la calligrafia non è solo un mezzo di espressione artistica ma anche una disciplina che insegna la pazienza, la precisione e la riflessione interiore. L’uso dell’inchiostro Mōk è parte integrante di questa pratica, poiché il modo in cui l’inchiostro viene applicato sulla carta può esprimere emozioni e stati d’animo vari.

Applicazioni Moderne

Sebbene la calligrafia tradizionale continui ad essere apprezzata, molti artisti contemporanei trovano modi innovativi per incorporare l’inchiostro Mōk nelle loro opere. È utilizzato non solo nella calligrafia, ma anche in pittura e altre forme d’arte visiva, mantenendo viva la tradizione mentre si adatta ai tempi moderni.

La Storia della Calligrafia in Corea

La calligrafia coreana ha una storia ricca e complessa che risale a molti secoli fa. Nei tempi antichi, la scrittura era considerata non solo un mezzo per comunicare, ma anche un’importante forma d’arte.

Origini e Sviluppo

La pratica della calligrafia in Corea iniziò con l’introduzione dei caratteri cinesi, conosciuti come Hanja, durante il periodo dei Tre Regni (57 a.C. – 668 d.C.). Questi caratteri furono importati dalla Cina e adattati alla lingua e alla cultura coreana. Gli studiosi e gli aristocratici del tempo utilizzavano Hanja per documentare la storia, la filosofia e la letteratura.

Foto credit Pinterest

L’Influenza del Buddismo

Con la diffusione del Buddismo in Corea, la calligrafia divenne un mezzo per trascrivere testi religiosi, preghiere e sutra. Questo portò a una maggiore diffusione della pratica, poiché i monaci buddisti spesso erano tra i più abili calligrafi.

La Creazione dell’Hangul

Un momento cruciale nella storia della calligrafia coreana fu la creazione dell’alfabeto coreano Hangul nel 1443 dal re Sejong il Grande e dai suoi studiosi. Hangul fu progettato per essere facile da imparare e accessibile a tutti, contribuendo a una più ampia alfabetizzazione. Sebbene Hangul sia un sistema di scrittura fonetico, la sua creazione non diminuì l’importanza della calligrafia, ma piuttosto la arricchì, permettendo una nuova forma di espressione artistica.

La Calligrafia nel Periodo Joseon

La scrittura coreana, nota come “seoye”, ha una storia lunga più di 2000 anni.Durante il periodo Joseon (1392-1910), la calligrafia divenne una parte essenziale dell’educazione confuciana, diventando una componente fondamentale della cultura e della società. Questo periodo, che va dal 1392 al 1910, è spesso considerato l’epoca d’oro della calligrafia coreana, grazie alla sua associazione con i valori confuciani e all’influenza duratura che ha esercitato sulla cultura coreana.La calligrafia viene insegnata tutt’ora nelle scuole come materia obbligatoria. La bellezza della scrittura coreana viene studiata profondamente e il risultato crea un’opera d’arte che è sia esteticamente piacevole che significativa.

La Calligrafia come Disciplina Confuciana

Nel periodo Joseon, la società coreana era fortemente influenzata dal confucianesimo, che poneva grande enfasi sull’educazione, la moralità e la cultura. La calligrafia era vista come una disciplina che rifletteva il carattere morale e le virtù di una persona. Era considerata una forma d’arte che richiedeva non solo abilità tecnica, ma anche un alto livello di integrità personale e disciplina interiore. I funzionari di corte e gli studiosi erano spesso giudicati anche in base alla loro abilità calligrafica, e la pratica della calligrafia diventava parte integrante della loro formazione.

L’Evoluzione dello Stile Calligrafico

Durante il periodo Joseon, gli stili calligrafici si diversificarono e si svilupparono ulteriormente. Mentre i caratteri Hanja continuavano ad essere usati, il nuovo alfabeto Hangul introdusse una nuova dimensione alla calligrafia, permettendo espressioni più personali e creative. I calligrafi del periodo Joseon svilupparono stili unici che combinavano tradizione e innovazione, e molte delle opere create in questo periodo sono apprezzate ancora oggi per la loro eleganza e profondità.

La Calligrafia nella Vita Quotidiana

Foto credit Paola Pelissa

La calligrafia non era solo un’arte riservata agli aristocratici o agli studiosi; era parte integrante della vita quotidiana. Documenti ufficiali, libri e persino oggetti di uso comune come ventagli e ceramiche erano spesso decorati con opere calligrafiche. Questo contribuì a diffondere la bellezza e l’importanza della calligrafia in tutta la società, rendendola accessibile a un pubblico più ampio.

Foto credit Paola Pelissa

Il pennello è uno strumento fondamentale nella scrittura coreana, poiché consente all’artista di esprimere la sua creatività e la sua individualità. Così come i colori che nella pittura e calligrafia sono sempre stati delicati con colori diluiti con acqua e avevano provenienze da materie naturali.

Foto credit Paola Pelissa
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I pennelli utilizzati nella scrittura coreana sono fatti di setole di animali, come il cavallo o la capra, e hanno una forma cilindrica.

Foto credit Paola Pelissa

la carta usata è una carta di riso, o hanji in coreano, è tradizionalmente prodotta utilizzando le fibre del gelso, una pianta robusta che conferisce alla carta una durata e una qualità uniche. Questo tipo di carta è apprezzato per la sua texture morbida e la capacità di assorbire l’inchiostro in modo uniforme, rendendola ideale per la calligrafia e la pittura.

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Per poter lavorare con la carta lo scrittore ha bisogno di alcuni oggetti il primo è “il piede di cavallo” che consiste in un supporto per il pennello che consente all’artista di controllare la pressione del tratto. Il secondo è il piatto d’inchiostro che come suggerisce il nome non è altro che un contenitore per l’inchiostro, il quale consente all’artista di immergere il pennello nel Mōk. L’ultimo oggetto chiamato “il peso della carta” è un oggetto pesante che viene posizionato sulla carta durante il processo di scrittura. Questo aiuta l’artista a mantenere la carta stabile e a evitare che si muova durante la scrittura.

L’Eredità della Calligrafia nel Periodo Joseon

L’eredità della calligrafia del periodo Joseon continua a influenzare la cultura coreana moderna. Le opere calligrafiche di questo periodo sono considerate tesori nazionali e sono studiate e ammirate per la loro bellezza e significato storico. La calligrafia ha anche ispirato molte forme d’arte contemporanea, dimostrando la sua continua rilevanza e capacità di evolversi con i tempi, il periodo Joseon ha rappresentato un momento cruciale nella storia della calligrafia coreana, elevandola a una forma d’arte rispettata e celebrata.

La carta di riso, o hanji in coreano, è tradizionalmente prodotta utilizzando le fibre del gelso, una pianta robusta che conferisce alla carta una durata e una qualità uniche. Questo tipo di carta è apprezzato per la sua texture morbida e la capacità di assorbire l’inchiostro in modo uniforme, rendendola ideale per la calligrafia e la pittura.

La carta di riso, o hanji in coreano, è tradizionalmente prodotta utilizzando le fibre del gelso, una pianta robusta che conferisce alla carta una durata e una qualità uniche. Questo tipo di carta è apprezzato per la sua texture morbida e la capacità di assorbire l’inchiostro in modo uniforme, rendendola ideale per la calligrafia e la pittura.

Foto copertina credit Paola Pelissa

Paola Pelissa

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