Seondeok Prima Regina nel Regno di Silla.

La Regina Seondeok di Silla è una delle figure più affascinanti e influenti della storia della Corea. Nata intorno al 606 d.C., Seondeok , il cui nome era Deokman, fu la prima donna a salire al trono di Silla, uno dei tre regni di Corea, governando dal 632 al 647 d.C. La sua ascesa al potere fu un evento eccezionale, poiché in quel periodo la leadership femminile era estremamente rara e spesso contrastata. L’imperatore Jinpyeong, suo padre, non avendo avuto figli maschi per tramandare la linea di sangue perciò nessun erede ,decise di farla salire al trono con una legge istituita appositamente per poter continuare la sua discendenza, rielaborando completamente il sistema di classi sociali che vedeva al potere le famiglie reali che appartenevano alle così chiamate ” Ossa Sacre” Seonggol.

La mossa non era del tutto senza precedenti: le donne dell’alta società nella società di Silla avevano un notevole grado di influenza e potere , e alcune erano riuscite a governare come reggenti per i loro figli o nipoti in passato ( la regina vedova Sado, bisnonna di Seondeok aveva governato come reggente quando aveva tredici anni). La decisione di Jinpyeong aveva scatenato però molteplici malumori e venne accolta con polemiche; prima ancora che Deokman salisse al trono, i nobili Ichan Chilsuk e Achan Seokpum pianificarono una ribellione nel 631 ma fallirono nel loro piano e furono giustiziati, insieme alle loro famiglie.

Seondeok dimostrò di essere una leader capace e visionaria, contribuendo in modo significativo alla prosperità e alla stabilità del suo regno.

Uno dei contributi più noti di Seondeok fu il suo impegno nel promuovere la cultura e l’istruzione. Durante il suo regno, sostenne attivamente lo sviluppo delle arti, della letteratura e della scienza. Una delle sue opere più celebri è il Cheomseongdae, l’osservatorio astronomico più antico dell’Asia orientale, dimostrando il suo interesse per l’astronomia e la scienza. Inoltre, Seondeok favorì il buddhismo come religione di stato, costruendo numerosi templi e promuovendo la diffusione degli insegnamenti buddhisti, il che contribuì a rafforzare l’unità spirituale e culturale del regno.

La regina Seondeok è ricordata anche per la sua premura verso il suo popolo,saggezza politica e le sue abilità strategiche. Affrontò numerose sfide interne ed esterne durante il suo regno, inclusi conflitti con i regni vicini di Baekje e Goguryeo. Grazie alla sua intelligenza e diplomazia, riuscì a mantenere Silla relativamente stabile e a gettare le basi per la futura unificazione della penisola coreana sotto il regno di Silla. La sua eredità continua a essere celebrata in Corea, dove è vista come un simbolo di leadership femminile.

Sulla sua vita privata e di un suo matrimonio, non ci sono registrazioni storiche che indichino che la Regina Seondeok si sia mai sposata. La sua vita privata è avvolta nel mistero, e questo ha dato vita a numerose ipotesi e fantasie , anche in ambito cinematografico, ci sono stati numerosi films che documentano e a volte romanzano la sua storia, ma si ritiene che abbia dedicato la maggior parte della sua vita gestire il suo regno cercando di mantenere stabile il suo potere, saggiamente teneva testa al governo e ai suoi diplomatici e fu molto interessata alla promozione della cultura e della religione buddhista. La decisione di non aver contratto un matrimonio potrebbe essere stata una scelta deliberata e ben ponderata, per evitare le complicazioni politiche che potevano sorgere da un’unione matrimoniale, a volte non benvoluta e contrastata, internamente da altre famiglie di sangue reale, mantenendo così il controllo diretto e indipendente sul suo regno.

Dopo la sua morte nel 647 d.C., la Regina Seondeok fu succeduta da sua cugina, la Regina Jindeok. Anche Jindeok fu una delle poche regine della storia coreana e continuò molte delle iniziative della sua predecessora, inclusa la promozione del buddismo e il rafforzamento della centralizzazione del potere reale. La successione di Jindeok evidenzia come la leadership femminile non fosse solo accettata ma anche rispettata nel regno di Silla, un segno della progressività di questa antica società coreana.

Paola Pelissa