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Recensione: Tutta colpa del k-pop di Seoul Mafia

Ed è proprio Tutta colpa del K-pop se la Corea negli ultimi anni è balzata in cima alle classifiche dei Paesi più gettonati. Ce lo racconta Seoul Mafia nel suo diario…

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Seoul Mafia, star del web, con il suo diario divertente ed esilarante, ci porta a scoprire tante facce della Corea!

Venite a scoprire cosa ci racconta nelle pagine di Tutta colpa del K-pop, edito da De Agostini.

SCHEDA INFORMATIVA:

Titolo: Tutta colpa del K-pop (diario pannocchioso di un italiano in Corea)

Autore: Seoul Mafia

Editore: De Agostini

Genere: Diario

Data d’uscita: 10 novembre 2020

Link order: https://amzn.to/3lJw8eN

TRAMA:

Quando Marco si imbatte nel primo video musicale K-pop su YouTube è amore a prima visualizzazione. Da ragazzino insicuro e bullizzato dai compagni di classe, trova finalmente la motivazione che cercava per far emergere il vero se stesso. La musica, i vestiti, le coreografie e la faigaggine interplanetaria dei cantanti lo trasportano in un mondo in cui si sente accettato, quello in cui un ragazzo con i capelli rosa può ballare, e non solo non viene insultato, ma viene addirittura idolatrato! E così, ecco che arriva l’illuminazione definitiva: Marco lascerà il suo paesello in Brianza per volare a Seoul – caotica e pazza megalopoli da oltre 10 milioni di abitanti – e diventare un vero idol, una popstar che si esibisce di fronte a migliaia di persone. Ben presto si trova intrappolato in un’accademia di formazione per aspiranti astri del K-pop, che si rivela un vero incubo, con prove da mezzanotte alle sei del mattino, scelto dal manager per portare un tocco… esotico al gruppo. Cominciano qui le incredibili avventure di Marco Ferrara, in arte Seoul Mafia, oggi indiscussa celebrità in Corea e sul Web, che in questo libro ci svela tutti i retroscena dell’entertainment asiatico e le curiosità più assurde sulla cultura più amata del momento. Dai canoni estetici al cibo più strano e alle regole per il k-corteggiamento, dai posti da visitare alle parole da imparare, un libro pieno di emozioni e di risate, da portare con voi anche come guida per il vostro viaggio.

RECENSIONE:

Non ricordo quanti anni fa ho cominciato a seguire i video di Seoul Mafia su YouTube; era il tempo in cui non trovavo tantissime informazioni e notizie sulla Corea, ma il mio amore per l’Oriente cominciava a strabordare i confini del Giappone.

Dai video al libro pubblicato dalla De Agostini il passo è stato immediato. Ci ho ritrovato la stessa esilarante e contagiosa simpatia che Seoul Mafia trasmette nei suoi video. Lo stesso lessico personalizzato che rende spassosi i suoi video è volato letteralmente dentro alle pagine. Mentre leggevo, mi sembrava di essere catapultata in un video di Seoul Mafia e mi sembrava di sentire addirittura la sua voce.

DAI VIDEO AL LIBRO

Leggere il suo diario è stato un viaggio incredibile, in un mondo che stavo imparando a conoscere, di cui tanti meccanismi non mi erano ancora chiarissimi, soprattutto quello legato al k-pop e alle celebrità. Un mondo a tratti duro, spietato, pieno di regole a cui adattarsi se si vuole diventare qualcuno.

“È bello, ma con quel neo sulla guancia sembra un po’ troppo Mr. Bean” ha detto al mio manager come se fossi una latta di tonno al supermercato, incapace di intendere e di volere

Seoul Mafia – Tutta colpa del K-pop
DI COSA PARLA?

Molte cose lette nel libro non sono certo novità, in quanto Marco ce le ha già raccontate sul suo canale YouTube, ma devo dire che leggerle nero su bianco nel filo conduttore tracciato dal suo personale diario, da quando è partito e approdato in Corea, hanno fatto tutto un altro effetto.

Le cose raccontate, con il suo solito stile, sulla carta hanno preso una forma che mi ha colpito di più. La ricerca sfrenata di questa simmetria nel viso con la conseguente altissima richiesta di chirurgia estetica in diverse fasce d’età diventa un fenomeno che ha quasi dell’allarmante.

Quello che poi racconta del suo training come ballerino di K-pop è stato scioccante il doppio, sono passata dal pensarlo a peggio di una leva militare al considerarlo un vero e proprio sequestro di persona…

PERCHE’ LEGGERLO?

Se vi state chiedendo perché leggere un diario di qualcosa che è stato già ampiamente discusso proprio da lui in altra forma, la risposta è semplice. Se seguite Marco, il libro è come un piacevole rituffarsi nei ricordi, arricchito da tanti spunti e consigli sulla cultura coreana. Offre inoltre il punto di vista di Marco che con estrema sincerità racconta, senza nascondersi, gli sbagli che ha commesso quando credeva di partire e arrivare subito in cima. La strada è stata lunga e costellata di fallimenti e vittorie.

Il bello del diario è che Marco parte proprio dalla sua personale esperienza per andare ben oltre, per parlarci della Corea, della sua gente e della sua cultura. Un Paese che sta anni luce avanti tecnologicamente parlando, eppure su alcuni aspetti risulta ancora poco “tollerante”. Ci mostra che dietro alle luci sfavillanti c’è anche parecchio buio, che non rende meno bella la Corea, ma semplicemente più vera e umana, perché nella vita reale non esistono Paesi totalmente perfetti e Paradisiaci.

Quello che mi è piaciuto del diario è che Marco con il suo stile effervescente e diretto, lo stesso delle sue dirette, riesce a parlare di temi importanti e profondi (bullismo, omofobia, razzismo, la fama, l’accettazione di sé) in maniera leggera, ma senza mai banalizzarli.

Il libro graficamente è pieno di immagini, foto, colori. Lo rendono accattivante per un pubblico giovane, ma io che resto giovane inside l’ho trovato perfetto anche per la mia età!

Complimenti a Marco per il suo lavoro!

Per Kotaᆯia, grazie all’Istituto Culturale Coreano, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo dal vivo e ci ha raccontato del suo romanzo e della sua esperienza in Corea. Non potete capire la mia emozione a vederlo finalmente in carne e ossa, mi sembrava di aver realizzato un sogno impossibile.

A breve uscirà l’intervista sul nostro canale YouTube. Restate sintonizzati!

Fabiana Andreozzi

Credit foto: Fabiana Andreozzi